LA PEONIA

 
ImgCopertina1.jpg
 

La peonia, un fiore che sboccia a maggio, una meraviglia che mi lascia sempre senza parole. Essendo innamorata di questo fiore, ho deciso di dedicargli una serie di scatti. E così nel laboratorio ho cercato alcuni oggetti da abbinare. Ho trovato dei vasetti, delle borse in carta fatte a mano dalla stilista olandese Ilvy Jacobs, un piatto antico e… Attraversando il piccolo orto dietro casa non ho resistito e i ciuffi di insalata verde smeraldo sono diventati la perfetta cornice per alcune pose.

Tra le numerose varietà ho scelto la peonia Sarah Bernhardt, dalla tonalità rosa pastello con alcune striature rosse nei petali, vicino allo stelo. Per me è sempre una fonte di meraviglia osservare la metamorfosi di questo fiore: da bocciolo tondo e molto compatto si trasforma in un fiore così stracolmo di petali, un po’ spettinato e dall’aria leggermente stropicciata. Se affondi il viso, il fiore ti accarezza con la sua dolcezza, la freschezza e la delicatezza dei suoi petali. Non penso che ci possa essere niente di più morbido e delicato. E mentre le stavo acquistando, mi sono imbattuta nella peonia Eventide che non avevo ancora visto. Questa peonia è a fiore semplice, dal colore rosa corallo intenso che col passare dei giorni si schiarisce fino a diventare bianco. Le peonie a fiore semplice si aprono con la luce del giorno per poi richiudersi con il calare dalla notte.
La peonia Sarah Bernhardt appartiene alla specie delle piante erbacee, già conosciuta nell’antica Grecia per le sue proprietà mediche. E’ originaria dalla Cina dove è chiamata la regina dei fiori e fin dall’antichità è stata oggetto di un vero e proprio culto. La dinastia Qing nel 1903 la dichiara fiore nazionale. Renoir ha dedicato parecchi dipinti a questo fiore. Nel post “dirlo con i fiori” potete leggere altre notizie e curiosità.
E dopo questo breve excursus lascio la parola alle immagini che ho scattato.

Ogni anno mi ripropongo di andarea visitare il vivaio delle Commande a Carmagnola in provincia di Torino, nato dalla passione per questo fiore ma ancora non ci sono riuscita. Se siete in questo periodo nelle vicinanze fateci un salto, penso che ne valga la pena.

 
 

DIRLO CON I FIORI - LA PEONIA

 
 

Nel mese di maggio sboccia un gioiello: la peonia, rosa senza spine, fiore dal fascino straordinario, dai colori vivaci e dal profumo inebriante.

Già i miti greci e romani parlavano delle peonie e il significato che gli viene attribuito tutt’oggi in occidente è legato alle ninfe: nel linguaggio dei fiori la peonia si associata al pudore e alla timidezza poiché queste creature mitologiche erano solite nascondersi tra i loro ampi petali. Esistono però altri miti legati alle proprietà curative di questo fiore, tra gli altri ricordiamo quello di Peone, il medico degli dei, che venne chiamato da Ade, ferito da Eracle, al suo capezzale. Peone curò il dio degli inferi con tale maestria da suscitare l’invidia di Asclepio, dio della medicina. Ade, per proteggere Peone dalle ire di Asclepio, lo trasformò in una splendida peonia. Le radici della peonia vengono da sempre utilizzate nella medicina tradizionale cinese, poi giapponese, per alleviare i sintomi di varie malattie. I semi di peonia, invece, venivano ingeriti interi per alleviare i dolori allo stomaco, mentre i petali venivano essiccati per preparare un infuso contro la tosse.

La peonia affonda le sue radici nell’antica Cina non solo in senso letterale, infatti, ne è diventata simbolo nazionale: la ritroviamo raffigurata nei dipinti dell’arte cinese ed è uno dei pochi fiori che fanno parte del principio Yang per cui, secondo il significato tradizionale della complementarietà degli opposti, la peonia trasmette armonia ed equilibrio all’interno di una coppia. Il Feng Shui suggerisce di inserire un quadro con dipinte delle peonie nella camera da letto per l’influenza benefica che esse esercitano nella ricerca di un compagno fedele e amorevole. Ci ha colpito il significato orientale della peonia legato alla forza vitale, alla gioia e alla fertilità, elementi energetici che ci stimolano ad affrontare con forza la vita.

Anche in Giappone la peonia ha svolto un ruolo di grande importanza tanto da ispirare le splendide poesie haiku di Buson Yosa e Issa Kobayashi.

La peonia si diffonde in seguito in occidente: solo nella seconda metà del 1700 le piante arbustive asiatiche arrivano in Inghilterra, nei giardini reali di Kew.

Questa pianta dal fusto glabro e che regala meravigliosi fiori dalle svariate forme e tonalità cromatiche, è molto utilizzata per decorare i giardini. L’abbiamo trovata anche lo scorso aprile al primo corso di flower design in Villa La Valverde. La scelta della peonia nella realizzazione di bordure arbustive è legata anche alla sua longevità e alla notevole robustezza: in Cina si narra la leggenda dell’imperatrice Wu Zetian che chiese ai giardinieri di palazzo di poter ammirare le peonie nei suoi giardini, anche se questi erano coperti di neve. Quando l’imperatrice si rese conto che il suo desiderio non poteva essere esaudito, dalla rabbia ordinò che tutte le peonie venissero bruciate, ma esse resistettero allo scempio e per questo vengono chiamate “fiori eterni”.

Peonia FORZA VITALE
Caduto il fiore / Resiste l’immagine / Della peonia
HAIKU, Yosa Buson

La peonia è stata la protagonista degli ultimi due corsi di flower design di Tania Muser e, in attesa delle foto con i risultati dell’atelier, vi proponiamo un mazzo che abbiamo realizzato con questi splendidi fiori, accostando peonie e celosia crestata, fresie, rose, viburnum opulus e rosmarino.